Articolo del 23/05/2023
É possibile tenere a bada un’infiammazione dello stomaco soltanto seguendo un corretto regime alimentare?
Si devono sempre considerare la gravità e la durata dei sintomi su base individuale, valutando la necessità di ricorrere a visite specialistiche e test diagnostici per individuare la causa del disturbo.
La visita gastroenterologica, è la prima valutazione della salute del paziente, aiuta ad individuare e trattare tutte le patologie dello stomaco, dell’intestino e di tutto l’apparato gastrointestinale, croniche e acute.
Esistono una vasta gamma di sintomatologie, per le quali ci si reca dal gastroenterologo.
Ne parliamo con il Dottor Trifero, gastroenterologo in Ars Medica
Quali sono i casi in cui è consigliato recarsi dal gastroenterologo?
“Bruciore di stomaco, colite, reflusso gastroisofageo, nausea, mal di pancia o difficoltà digestive sono sintomi molto diffusi, che richiedono l’intervento di un gastroenterologo. Uno dei sintomi più soliti è la nausea. Le cause di questo sintomo possono essere banali, fino ad essere un segnale di allarme per patologie più serie.
Ci si rivolge al gastroenterologo anche per allergie alimentari e celiachia, perché nel caso di assunzione di cibi non tollerati dall’organismo…
Nel caso in cui i test di laboratorio abbiano rilevato delle anomalie tali da far sospettare la presenza di patologie a livello gastrico-intestinale; ogni volta che si manifestano nuovi sintomi connessi alla malattia dell’apparato digerente di cui si soffre; nel caso in cui si conviva con una determinata malattia da diverso tempo, ma si stiano ravvisando problemi nella gestione della stessa….
In cosa consiste la visita gastroenterologica?
Nella prima fase della visita il paziente descrive il suo stile di vita e le proprie abitudini alimentari, perché qualsiasi piccolo indizio può essere utile per individuare la diagnosi corretta. Altrettanto importante è visionare i referti di eventuali esami ematochimici, fecali o strumentali precedentemente eseguiti.
Penso che sia molto importante l’anamnesi alimentare del paziente, per questo mi informo minuziosamente sulle abitudini alimentari di una settimana tipo del paziente; infatti, un approccio alimentare personalizzato può migliorare la sintomatologia gastrointestinale.