nevralgia del trigemino cura

Articolo del 18/11/2024

Che cosa è la nevralgia del trigemino? 

La nevralgia del trigemino è una condizione molto dolorosa, che interessa il viso, solitamente un solo lato, si manifesta con un dolore lancinante, incessante, è un dolore che non dà tregua, che non ti fa parlare, non ti fa lavare i denti, non ti fa mangiare, spinge letteralmente le persone alla disperazione e spesso la maggior parte dei pazienti non sa a chi rivolgersi e talvolta cerca rimedi più strani o cede alle promesse più facili.

La nevralgia del trigemino è una condizione ben conosciuta da molti anni, oltre un centennio esistono cure specifiche, cure innanzitutto farmacologiche e cure chirurgiche, per questo è importante affidarsi a specialisti competenti, perché la soluzione c’è, ma va individuata insieme al medico di riferimento, non bisogna credere a chi promette miracoli, ma la soluzione può essere chirurgica.

Ne parliamo con il Dottor Francesco Caputi, neurochirurgo in Ars Medica

Quali sono le cause?

La causa della nevralgia del trigemino è fondamentalmente una, il nervo perde l’efficienza, parliamo del nervo trigemino, che è il nervo che raccoglie la sensibilità da tutto il viso e ad un certo punto funziona male.
La nevralgia del trigemino si manifesta soprattutto sopra i 50 anni, spesso ad accentuare questo difetto di funzionalità c’è il conflitto con un vaso, cioè un vaso che va ad interferire con il decorso del trigemino, lo irrita e crea letteralmente un cortocircuito elettrico; il dolore infatti è quasi sempre descritto come un dolore elettrico, il paziente appena muove il viso, appena mastica, appena si lava i denti o appena parla scatena il dolore ed è questo l’aspetto più tormentante.

Esiste un’altra condizione che per fortuna è più rara, è la nevralgia del trigemino legata alla sclerosi multipla, cioè la funzionalità del sistema nervoso, non solo del nervo che in questo caso è alterata. Anche in questo caso si crea un cortocircuito per cui queste persone che hanno la sfortuna di soffrire di sclerosi multipla sono maggiormente inclini a soffrire di nevralgia del trigemino.
La nevralgia del trigemino si manifesta prevalentemente da un solo lato, ed è causata dalla perdita di funzionalità del nervo, quest’ultima può essere accentuata da varie condizioni come il conflitto vascolare e tra l’altro dalla sclerosi multipla.

Esiste una cura? Qual è il trattamento più sicuro e meno invasivo?

Il trattamento più sicuro della nevralgia del trigemino è certamente quello percutaneo, ovviamente ci sono delle alternative e quindi non si può trascurare il fatto che, nelle prime fasi la nevralgia si manifesta in modo più lieve.
La nevralgia inizialmente si manifesta in modo lieve e poi aumenta sia nella sua intensità che nel grado di sofferenza che essa provoca, quindi nelle fasi iniziali il trattamento consigliato con degli antiepilettici, è il trattamento più sicuro, in questo caso ci sono delle controindicazioni, però fondamentalmente è un trattamento non rischioso dal un punto di vista chirurgico.

La chirurgia deve necessariamente subentrare quando le medicine non riescono a fare il loro effetto o danno degli effetti tossici o comunque non riescono a garantire al paziente una vita adeguata.
Il trattamento percutaneo viene fatto con un ago apposito che entra di lato alla bocca, va verso il forame ovale, raggiunge il ganglio di Gasser, la guida verso il bersaglio.
Questo intervento verso il ganglio di Gasser viene fatto con la radioscopia, dove l’ago penetra in modo automatico attraverso i tessuti, là dove esce il nervo dal cranio.
Questa procedura che va sotto nomi diversi, si chiama di rizolisi, alcolizzazione, oppure glicerolizzazione, che sono tutte procedure analoghe, che vengono fatte con un ago, è una procedura piuttosto sicura e viene fatta sempre con la radioscopia che è una tecnica che esiste da quasi 100 anni.

Quanto è importante la storia del paziente per una cura personalizzata?

La storia del paziente è di importanza fondamentale perché non c’è esame diagnostico che possa provare la nevralgia del trigemino, la certezza assoluta viene dal racconto del paziente, dall’esame del paziente.

Il dolore da un solo lato interessa le tre branche, la branca frontale, la branca macellare, la branca mandibolare e si manifesta con caratteri tipici, inequivocabili, quando si parla di neurologia del trigemino. Il dolore deve essere immediato, violento, accessionale, qualche volta su una base di continuità, il paziente soffre questo fastidio sul viso ma al minimo movimento della bocca, al minimo sfioramento dell’acute del viso, così a radersi, a lavarsi i denti.
La storia è importante per la diagnosi, l’approccio col paziente è fondamentale anche per indirizzare la terapia, perché nella prima fase quando la nevralgia del trigemino si è appena manifestata è consigliato un trattamento medico.
Nelle persone anziane la nevralgia del trigemino infatti si manifesta soprattutto sopra i 50 anni, il trattamento più indicato è quello per cutaneo ed è anche il più sicuro, il più immediato, anche se la percentuale di recidive è alta rispetto ad altri trattamenti, alta significa che nel corso della vita probabilmente bisognerà ripeterlo, ma si può ripetere fino a 3, 4, 3 ore, 5, 6 volte.

La nevralgia del trigemino può manifestarsi meno frequentemente al di sotto dei 50 anni o a cavallo di questa fascia di età ed in questo caso, soprattutto quando i pazienti sono in buone condizioni o sono giovani, l’intervento più indicato è quello transcranico, che garantisce la maggiore quantità di successi.  In questo caso si apre il cranio, si raggiunge il nervo laddove ha origine dal tronco cerebrale e si individua il vaso che irrida il nervo, perché il nervo che col tempo si deteriora nella sua funzionalità, viene facilmente irritato da un vaso che è a contatto con esso.  Il vaso viene staccato dal nervo con l’aiuto del microscopio, con strumenti molto delicati, in modo da non essere più irritato, curando così la nevralgia del trigemino.
Anche in questo caso  non esiste la cura al 100%, il 100% in medicina non esiste, i creduloni o i maghi possono prometterlo, non esiste a maggior ragione nella nevralgia del trigemino.

I risultati per l’intervento percutaneo sono negli anni intorno al 50%, per l’intervento transcranico che è quello che garantisce il maggior output.

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