gastroscopia e colonscopia insieme

Articolo del 21/03/2025

Disturbi digestivi frequenti, dolori addominali ricorrenti o semplicemente prevenzione: quanto ne sappiamo davvero sulla salute del nostro apparato digerente?
Gli esami endoscopici, come gastroscopia e colonscopia, sono spesso visti con timore, ma rappresentano strumenti chiave per proteggere e preservare il nostro benessere. In questa videointervista, insieme a uno specialista, sfateremo falsi miti, capiremo quando è il momento giusto per sottoporsi a questi esami e scopriremo come l’endoscopia possa fare la differenza nella diagnosi precoce e nella prevenzione delle patologie gastrointestinali.
Grazie ai progressi nell’elettronica, nella digitalizzazione e nell’elaborazione delle immagini, queste metodiche permettono oggi una visione dettagliata dell’apparato digerente, superando i limiti delle tradizionali fibre ottiche.
L’evoluzione di queste metodiche consente di identificare precocemente lesioni potenzialmente a rischio e di porre diagnosi già in fase endoscopica.

Quando eseguire questi esami e perché sono fondamentali per la salute gastrointestinale?
Approfondiamo l’argomento con il Dottor Mauro Trifero, chirurgo generale ed esperto in endoscopia digestiva in Ars Medica

Grazie a queste indagini endoscopiche si possono fare diagnosi sia di esofagiti, sia del cosiddetto esofago di Barrett che è il ritrovamento di una mucosa gastrica soprattutto nel terzo inferiore dell’esofago.

Con gli esami di endoscopia digestiva si possono individuare:

  • le ernie iatali;
  • a livello esofageo-virali diverticoli;
  • le cosiddette esofagiti eosinofile;
  • a livello gastrico anche le patologie sono innumerevoli sia dalle semplici gastriti superficiali a quelle atrofiche, a quelle erosive.

Possono essere inoltre individuate anche ulcere e purtroppo sia per l’esofago che per lo stomaco si possono avere anche delle neoplasie.

Durante questi esami cosa è possibile eseguire?

Nel corso di queste indagini è possibile eseguire con estrema facilità anche delle biopsie fatte con delle pinze che hanno un diametro di pochi millimetri e fare poi il passo successivo, cioè avere la conferma da parte del istologo sulla natura delle lesioni trovate.

 

Cosa è possibile individuare con la gastroscopia?

La gastroscopia (o esofago-gastro-duodenoscopia) permette lo studio accurato di esofago, stomaco e duodeno, mentre la colonscopia consente l’esplorazione del colon e del retto, offrendo una valutazione completa del tratto gastrointestinale superiore e inferiore.

Cosa è possibile individuare con la colonscopia?

Con la colonscopia si possono studiare le malattie infiammatorie, i diverticoli, le semplici lesioni emorroidarie e si possono vedere anche le neoformazioni anche qui del colon.

È una metodica che è stata molto usata negli ultimi periodi, soprattutto per uno studio a tappeto sulla ricerca del sangue occulto. Questo ha permesso di individuare in tempi precoci neoplasie o polipi che ancora non erano divenuti neoplastici e poter far sì che il tumore del colon sia diagnosticato precocemente e operato con la sopravvivenza del paziente che è aumentata negli ultimi decenni.

Come vengono gestite le emergenze in Ars Medica?
Si ricorda la storia di una paziente o di un paziente in particolare?

È normale che ci possano essere dei pazienti soprattutto con dei sanguinamenti che possono essere trattati sia meccanicamente che chimicamente.


“Un caso particolare che ricordo con simpatia, è quello di una giovane paziente che aveva accidentalmente inghiottito una corona di un incisivo e questa si era andata a collocare nel meato appendicolare. Si era vista alla diretta addome questa capsula che si era bloccata a quell’altezza e quindi c’era già un risentimento appendicolare.

Essendo pericoloso, perché aveva una parte tagliente, sono sceso con l’endoscopio fino al cieco, lo abbiamo tolto con un cestello da recupero, abbiamo recuperato il dente e il paziente con una semplice terapia antibiotica è guarito anche dalla affezione appendicolare.

Perché fa la differenza eseguire questi esami in Ars Medica?

Eseguire gli esami di endoscopia digestiva in Ars medica vuol dire affidarsi a un personale esperto che hanno una professionalità da lungo tempo, che oltre alla componente umana, fondamentale soprattutto per questi casi, è sempre al passo con l’evoluzione della componente elettronica e digitale, in grado di applicare anche la cosiddetta intelligenza artificiale.

“Abbiamo a disposizione strumenti dedicati di ultima generazione che possono sia aiutare l’esame, quindi renderlo più agevole perché sono molto più maneggevoli di prima e quindi fare delle diagnosi con delle colorazioni a contrasto di luce che possono mettere in evidenza delle lesioni anche di pochi millimetri che altrimenti, con la semplice visione disponibile prima, non era possibile evidenziare.”

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