Che cos’è la gastroscopia?

L’Esofago-Gastro-Duodeno-Scopia (spesso detta semplicemente gastroscopia) si esegue con una sonda flessibile (gastroscopio), che viene introdotta attraverso la bocca. Oppure utilizzando uno strumento di diametro ridotto, l’esame può anche essere eseguito introducendo l’endoscopio attraverso le narici, previa leggera anestesia locale.
È un esame endoscopico che permette di esaminare, in visione diretta, il tratto superiore del tubo digerente (esofago, stomaco e le prime due porzioni duodenali).
La Gastroscopia nel cuore di Roma Nord della clinica Ars Medica, si avvale di professionisti e di strumenti di ultima generazione per garantire la tua salute gastrointestinale.
In corso di esame possono essere prelevati piccoli frammenti di mucosa (biopsie) per esame istologico e si possono effettuare procedure aggiuntive, diagnostiche o terapeutiche.

Come si esegue la gastroscopia?

L’esame viene eseguito con un gastroscopio dotato in punta di una sorgente luminosa e di una piccola telecamera che invia le immagini ad un processore e quindi ad uno schermo.

Quanto dura la gastroscopia?

L’esame è di breve durata, non è doloroso e non interferisce con la normale respirazione.

Procedure integrative a finalità diagnostica che possono essere attuate durante la gastroscopia

1) Biopsie

in corso di gastroscopia è possibile eseguire, se necessario, prelievi per l’esame istologico (piccoli campioni di tessuto prelevati con una specifica pinza) o prelievi citologici (campioni cellulari acquisiti con un particolare spazzolino). I campioni così prelevati saranno poi inviati ad un servizio di Anatomia ed Istologia Patologica per gli esami del caso. Oltre ad aiutare nella distinzione tra lesioni benigne e maligne, le biopsie sono utili per evidenziare la presenza di condizioni o lesioni pre-cancerose dell’esofago, dello stomaco o del duodeno, per effettuare la ricerca di una eventuale contaminazione da Helicobacter Pylori, per la diagnosi di celiachia

2) Cromoendoscopia virtuale (NBI, narrow band imaging):

permette una colorazione della mucosa, attraverso una illuminazione con una luce speciale, al fine di migliorare la qualità diagnostica.

3) Tatuaggio:

L’utilizzo dell’inchiostro di china o di soluzioni di carbone sterile permette la “marcatura” di lesioni neoplastiche per facilitarne l’individuazione in corso di successive endoscopie o di interventi chirurgici.

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