Articolo del 15/01/2025
Pensare alla propria salute, vuol dire volersi bene. Partecipare alle campagne di prevenzione dà la possibilità a tutti noi di raggiungere un livello di benessere di vita non soltanto personale ma anche sociale.
Il tumore al colon-retto è uno dei più comuni, ma grazie alla prevenzione è anche uno dei più curabili. L’individuazione precoce attraverso screening regolari permette di diagnosticare lesioni pre-cancerose o il tumore nelle sue fasi iniziali, quando è più facile intervenire con successo.
Da dove inizia la prevenzione? A chi rivolgersi per lo screening?
Ne parliamo con Prof Massimiliano Varriale, specialista in proctologia, in particolare di tumori, malattie infiammatorie croniche intestinali, e di pavimento pelvico della Clinica Ars Medica.
Lo screening per la prevenzione del tumore colon retto inizia dalla ricerca del sangue nelle feci, che è l’esame eseguito, come primo livello di valutazione. Grazie ad esso infatti è possibile capire quale percorso di screening e prevenzione intraprendere per la salute del colon retto.
A partire dalla risposta dell’esame delle feci, che si esegue sulla base di tre campioni, il paziente viene poi indirizzato, qualora fosse positivo, verso il primo il colloquio con il gastroenterologo.
In tal modo lo specialista potrà capire se è necessario eseguire la colonscopia ed eventualmente tutti gli esami che servono ad identificare e trattare le patologie neoplastiche.
Qualora, attraverso questo esame endoscopico, si trovasse la causa che ha giustificato il sanguinamento, siamo in grado di fornire tutti gli strumenti per un percorso idoneo e completo per la cura e il trattamento della patologia, sia che si tratti di un polipo o di altre condizioni patologiche.
Perché a volte è necessario intervenire chirurgicamente?
Il percorso chirurgico della nostra struttura, ci permette, grazie alla chirurgia robotica, di prelevare sezioni di intestino, all’interno del cavo addominale. Grazie ai bracci robotici, è prelevato un campione che viene poi analizzato in sede di anatomia patologica.
Inoltre, la tecnica chirurgica robotica, ci permette di avere degli straordinari risultati riguardo alla perfezione dell’intervento chirurgico, grazie all’ottimizzazione del prelievo del campione.
Quali sono i vantaggi della chirurgia robotica?
La chirurgia robotica presente in Ars Medica, ci permette una rilevante riduzione dei tempi di ospedalizzazione, infatti è possibile, subito dopo l’intervento chirurgico, alimentarsi senza utilizzare farmaci antibiotici e soprattutto limitando al massimo l’uso degli analgesici.
Il percorso post-operatorio è caratterizzato essenzialmente dall’immediata ripresa dell’attività personale, grazie alla riabilitazione ambulatoriale, e con piccoli esercizi quotidiani che vengono anche affrontati insieme al centro di fisioterapia, presente in Clinica.
La perfezione della tecnica chirurgica raggiunta attraverso il robot, utilizzato in Ars Medica da molti anni, dà luogo a una fase post-operatoria estremamente agevole, ma soprattutto garantisce vantaggi evidenti ed immediati sulla qualità di vita di tutti i pazienti.