DATSCAN: Scintigrafia cerebrale con tracciante recettoriale

La malattia di Parkinson è una patologia degenerativa del sistema nervoso centrale, con evoluzione lenta e progressiva, dovuta alla carenza di produzione di un neurotrasmettitore noto come dopamina. Si presenta più spesso con tre sintomi principali: bradicinesia, rigidità, tremore a riposo.
La diagnosi della malattia è prevalentemente clinica, basata quindi sulla presenza dei sintomi motori tipici, sulla storia clinica e familiare del paziente.
La diagnostica strumentale, rappresentata dalla risonanza magnetica e dalla scintigrafia cerebrale con Datscan, rappresentano però un importante arma di supporto nella gestione diagnostica del Paziente e nel monitoraggio dell’evoluzione della malattia.

Cos’è e come funziona?

La scintigrafia cerebrale recettoriale con Datscan è un esame necessario per capire se si è affetti da Parkinson o da parkinsonismo, ovvero sindromi caratterizzati da sintomi tipici della malattia di Parkinson ma che non presentano lo stesso substrato neurodegenerativo.
Si tratta di un esame non invasivo di semplice esecuzione, ripetibile e riproducibile nelle immagini ottenute, affidabile nei risultati.
Il focus dell’esame è lo studio  di specifiche regioni cerebrali denominate “nuclei della base”.
Nei pazienti con malattia di Parkinson i nuclei della base sono carenti di dopamina e questa carenza è visibile al Datscan, apparendo come una riduzione di segnale, di entità variabile, in queste specifiche aree. È proprio la riduzione della quantità di dopamina in queste aree a determinare l’insorgenza della sintomatologia tipica, tanto maggiore quanto più bassi i livelli del neurotrasmettitore.
Se le cause dei sintomi sono da ricercare altrove rispetto alla mancanza di dopamina, l’esame Datscan apparirà nella norma, con una ottimale rappresentazione del segnale a livello dei nuclei della base.
La scintigrafia cerebrale con Datscan prevede la somministrazione, in via endovenosa, di una sostanza debolmente radioattiva, nota come tracciante; il maggiormente utilizzato è denominato Ioflupane, marcato (e quindi reso radioattivo) con una molecola di Iodio (123I). L’iniezione di questo radiofarmaco è sicura, di breve durata (pochi secondi) e non causa alcuna reazione.
Il tracciante iniettato per via endovenosa si lega ai trasportatori di recupero della dopamina (DAT – dopamine re-uptake transporter), emettendo radiazioni che sono registrate da una gamma camera e trasformate in immagini da specifici software di rielaborazione.
Questi recettori sono posizionati sulla superficie delle terminazioni nervose che dalla substantia nigra proiettano al nucleo striato, trasportando dopamina. In presenza di un danno a livello della substantia nigra, come nella malattia di Parkinson, meno terminazioni nervose neuronali raggiungono lo striato, pertanto i trasportatori Dat sono ridotti di numero e lo Ioflupane (o suo analogo) ha meno siti per legarsi, con minore emissione di radioattività a tale livello.

Cosa permette di studiare il DATSCAN?

L’esame permette quindi di studiare l’innervazione dopaminergica a livello dei nuclei della base, quantificandone l’eventuale riduzione. La sua esecuzione è indicata nei Pazienti in cui la diagnosi di malattia di Parkinson è dubbia: un esame Datscan positivo permette di confermare il sospetto clinico di malattia di Parkinson, permettendo una diagnosi differenziale rispetto ad altre patologie neurologiche caratterizzate dalla stessa, o simile, presentazione clinica. L’imaging funzionale con Datscan, inoltre, permette di rilevare la perdita delle terminazioni pre-sinaptiche nigro-striatali in una fase precoce della malattia.
La ripetizione dell’esame nel tempo permette una valutazione della progressione della malattia.

Modalità di esecuzione dell’esame.

Come ci si prepara all’esame?
Il giorno dell’esame il Paziente si presenterà presso il reparto di Medicina Nucleare dove svolgerà un colloquio conoscitivo con il Medico Nucleare; in tale colloquio verranno raccolte le principali informazioni cliniche del Paziente, le motivazioni e/o la sintomatologia che hanno condotto alla prenotazione dell’esame stesso, eventuali terapie in atto ed altri esami di imaging già eseguiti; verranno spiegate le modalità di svolgimento dell’esame e verrà fatto firmare il modulo di consenso informato.
Ai fini dell’esecuzione dell’esame non è necessario il digiuno.
A giudizio dello Specialista, si raccomanda la sospensione di terapie farmacologiche che possono influenzare l’analisi visiva e semiquantitativa dell’uptake recettoriale; il periodo di sospensione suggerito, per i farmaci interferenti, è pari ad almeno 5 volte l’emivita biologica del farmaco.

Nel caso in cui la sospensione dei farmaci sopra riportati non sia possibile, il fatto deve essere reso noto al Medico Nucleare che esegue l’esame.
I farmaci anti-Parkinson non necessitano di essere sospesi, in quanto non interferiscono significativamente con il legame del tracciante sui trasportatori DAT.

Al termine del colloquio il Medico Nucleare inietterà in vena il radiofarmaco con successiva attesa del Paziente in sala di attesa “calda” per circa 3 ore; tale lasso temporale è necessario affinché il radiofarmaco iniettato si possa distribuire nell’organismo e depositarsi in modo ottimale al livello dei nuclei della base. Al termine del tempo di attesa, il Paziente verrà fatto distendere sul lettino della Gamma-Camera e inizierà la fase di scansione, per una durata di circa 30 minuti. In questo arco di tempo il macchinario ruoterà intorno alla testa del paziente per eseguire quella che viene chiamata SPECT cerebrale.
Al termine della fase di scansione il paziente avrà terminato l’esame e potrà lasciare il Reparto di Medicina Nucleare continuando tutte le sue normali attività e abitudini di vita. La somministrazione del radiofarmaco non influisce negativamente sulle prestazioni del sistema nervoso.

Quali sono i casi in cui è sconsigliato l’esame?:

gravidanza accertata o presunta. Incapacità del paziente a collaborare per l’esecuzione della procedura (è necessario rimanere fermi sul macchinario per tutta la durata dell’esecuzione dell’esame).

Se in allattamento, occorre sospensione nelle 48 ore successive alla somministrazione del tracciante.
Nella giornata dell’esame evitare lo stretto contatto con donne gravide e bambini.

Orari

Lunedì – venerdì 08:00 – 19:30
Sabato 08:00 – 13:30

Prenotazioni e informazioni

Responsabile Medico di Medicina Nucleare

Dr. Mariano Pontico

Medici di Medicina Nucleare

Prof.ssa Roberta Danieli
Dr. Giampiero Longo

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