Articolo del 09/05/2024
MAPPATURA NEI A ROMA IN ARS MEDICA: prevenzione dei tumori cutanei
Il tumore cutaneo è la terza tipologia di cancro più diffuso tra uomini e donne con età inferiore ai 50 anni. In Italia si stimano mediamente 7.000 casi di melanoma all’anno.
La visita dermatologica è l’alleato migliore per la prevenzione delle patologie cutanee.
Grazie alla mappatura dei nei, effettuata regolarmente, è possibile tenere sotto controllo lo stato di salute della propria pelle ed intervenire tempestivamente qualora dovessero insorgere complicazioni patologiche.
Come avviene la mappatura dei nei? Cosa è importante sapere?
Approfondiamo l’argomento con la Dottoressa Pellegrini, dermatologa in Ars Medica.
La visita dei nei
La visita dermatologica di mappatura dei nei prevede la valutazione approfondita dello stato di salute della propria pelle. Il dermatologo analizza la pelle in base allo specifico fototipo, che varia a seconda del grado melanina presente nell’organismo, che determina la capacità della pelle di reagire ai raggi ultravioletti del sole.
Successivamente la mappatura dei nei, o nevi, prevede un’indagine in merito al numero e alla morfologia che essi presentano. Talvolta può essere necessario integrare questa analisi con esami più approfonditi, avvalendosi di specifici strumenti di diagnostica come l’epiluminescenza, nota anche come dermatoscopia, per accertamenti specifici in merito ai nei potenzialmente critici.
La visita dermatologica e la diagnostica per immagini sono due alleati fondamentali per la prevenzione dei tumori cutanei e melanomi. In Ars Medica questi due approcci si incontrano per dar vita ad una cura su misura, che conta su l’alta professionalità e tecnologie di ultima generazione.
Quando si parla di melanoma?
Con il termine melanoma di intende il tumore cutaneo nella forma più pericolosa e acuta, che può insorgere sia su una pelle sana che sui nevi già esistenti. Per questo la prevenzione è fondamentale per valutare e trattare tempestivamente eventuali insorgenze di questo tipo.
Le zone del corpo generalmente più interessate dal melanoma variano a seconda del genere, infatti, se nell’uomo è più frequente nella zona del tronco, nella donna sono maggiormente a rischio le gambe. In particolare la percentuale aumenta nelle persone che presentano un fototipo 1 o 2, cioè con pelle chiara o molto chiara, occhi celesti o azzurri e capelli rossi o biondi.
Tra i fattori che possono aumentare il rischio di sviluppare un melanoma ci sono:
- ereditarietà familiare;
- eccessiva radiazione solare sulla pelle;
- esposizione a lampade artificiali;
- danneggiamento cutaneo da esposizione solare in età giovane.
Perché la diagnosi precoce è fondamentale?
La prevenzione è l’alleato primario per i tumori della pelle. Intervenire tempestivamente su una malattia aumenta l’efficacia del trattamento e una modalità di intervento meno invasiva. Quotidianamente è importante osservare se il proprio corpo manifesta condizioni inusuali e in particolare tenere sotto controllo i nei.
Anche in autonomia infatti si può eseguire una prima valutazione dei nei, che tenga conto dei seguenti parametri:
- un diametro di circa 1 millimetro;
- il cambiamento del neo in una forma irregolare;
- un cambiamento repentino della forma e dello spessore;
- un bordo irregolare che presenta linee frastagliate;
- il colore, di differenti tonalità nere e marroni non omogenee.
Questi sono gli indicatori più importanti da seguire nel periodo che intercorre tra le visite dermatologiche periodiche, per limitare i danni all’organismo e ridurre la possibile comparsa di complicanze.