Articolo del 30/04/2024
Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte e la seconda causa di disabilità in Europa. In generale sono responsabili del 36% di tutte le morti e del 20% di tutte le disabilità del continente europeo.
Nonostante quanto sopra, le malattie del sistema cardiocircolatorio sono le uniche ad aver registrato una riduzione della mortalità dal 1990 al 2022 del 34,9%. Senza dubbio a questo successo ha contribuito gran parte la disponibilità di nuove ed efficaci terapie, di tecnologie sofisticate e strumenti diagnostici avanzati.
Il merito principale tuttavia spetta alle attività di diagnosi clinica precoce e alla diffusione delle attività mirate al controllo dei principali fattori di rischio, quali: ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, fumo e obesità.
Uno stile di vita attivo e una corretta alimentazione completano la triade virtuosa che ha condotto a questi risultati molto incoraggianti.
Quali sono gli esami consigliati per un corretto check-up cardiologico per limitare l’insorgenza di patologie cardiache?
Approfondiamo l’argomento con il dottor Paolo Colonna, cardiologo presso la Clinica Ars Medica.
Check cardiologico: L’importanza della visita cardiologica.
La visita cardiologica è il primo passo per valutare la salute del cuore. Infatti che sia per controlli regolari o per aver riscontrato anomalie cardiache o respiratorie la visita cardiologica è indispensabile per effettuare una diagnosi precoce, grazie alla quale è possibile affrontare tempestivamente possibili condizioni patologiche.
Grazie al colloquio con il paziente, già dalla prima visita il cardiologo può indagare aspetti rilevanti come il suo stile di vita, la presenza di patologie pregresse o in corso, l’insorgenza di eventuali sintomi o la familiarità di eventuali problemi cardiovascolari.
Dopodiché attraverso la misurazione della pressione cardiaca, il monitoraggio della respirazione e dei battiti potrà richiedere eventuali esami di approfondimento della salute del cuore.
Elettrocardiogramma, Ecocardiogramma e ecocolordoppler:
L’elettrocardiogramma (ECG), l’ecocardiogramma e l’ecocolordoppler cardiaco sono esami diagnostici, non invasivi.
Nel caso dell’ECG (elettrocardiogramma) è possibile valutare l’attività cardiaca, cioè il ritmo del cuore per controllare se ci sono eventuali anomalie.
L’Ecocardiogramma, invece, utilizza gli ultrasuoni trasmessi da una sonda posizionata sul torace che permette di analizzare l’anatomia cardiaca:
- La struttura;
- La capacità di contrarsi;
- Lo stato delle valvole cardiache.
Attraverso l’ecocolordoppler, che utilizza anch’esso una tecnologia di imaging con ultrasuoni, ma con uno specifico effetto doppler, è possibile indagare anche il flusso del sangue dei principali vasi sanguigni.
Dopo la valutazione dello specialista in Ars Medica sarà possibile eseguire, qualora si ritenessero necessario ulteriori approfondimenti diagnostici: Holter ECG, monitoraggio pressorio delle 24 ore, Tac coronarica, scintigrafia e risonanza magnetica.